mercoledì 19 settembre 2012

Il Buddha gigante di Leshan

[Cina]  Considerato da alcuni una delle sette meraviglie moderne, il più grande Buddha del mondo è altro oltre 70 metri, e un suo solo dito ne misura tre. Si narra che la statua sia stata voluta dal monaco Hai Tong nel 713, durante la Dinastia Tang, che sperava così di placare gli spiriti dei fiumi, particolarmente vivaci con le imbarcazioni. Il Buddha guarda infatti verso la confluenza di tre corsi d’acqua. Si sa che per la sua costruzione furono impiegati migliaia di persone, e che ci vollero circa 90 anni.

E’ veramente uno spettacolo vederlo dal basso, tra le migliaia di turisti cinesi che ti piovono addosso mentre tenti di scendere i 500 gradini che portano dalla testa ai piedi. Il parco dove è stato scolpito il Buddha, dichiarato Patrimonio dell’Umanità, offre sentieri e templi in posizioni stupende. Il tempio Wuyou per esempio, che risale allo stesso periodo del Buddha gigante, ha oltre 1000 arhat ad altezza d’uomo (figure celestiali della religione buddhista che ricordano per certi aspetti gli angeli della tradizione cristiana) raffigurati con un’incredibile varietà di posture ed espressioni del volto: non ce ne sono due di uguali.

Il lungo percorso pedonale all’interno del parco passa attraverso gallerie e grotte che furono residenze dei monaci.  La vegetazione è costituita prevalentemente da bambù, di cui vanno ghiotti i panda. Dopo cinque ore di cammino abbiamo preso un risciò a pedali per arrivare all’ingresso dell’ultimo parco, quello del Buddha disteso lungo 170 metri! Ma trovandosi in mezzo alla vegetazione e non essendo completo, non è bello come l’altro.

Un tempio vicino si potrebbe chiamare il “tempio dei lucchetti”. Centinaia di migliaia di lucchetti legati tra loro, molti dei quali ormai arrugginiti, stanno a testimoniare le promesse delle giovani coppie che si recano qui a pregare. I lucchetti, con tanto di cuori disegnati, si possono comprare solo in una bancarella vicina, alla notevole cifra di 190 yuan (24€).

Ci sono due ore di bus a lunga percorrenza tra Leshan a Chengdu, siamo arrivati tardissimo in città. Il buio è sempre nemico dei turisti che non conoscono le strade, e se non fosse stato per la gentilezza dei cinesi che ci hanno accompagnato di peso sui giusti autobus locali, saremmo ancora lì a girare per l’enorme città di Chengdu.

Che strana la Cina, si passa dai gabinetti tipo latrina di Hotan, alle super tecnologiche città come questa. Ovunque ci sono grattacieli nuovissimi, illuminati da luci colorate e giganteschi video pubblicitari. Ovviamente non mancano i super negozi di Armani, Dolce e Gabbana, Gucci, YSL, ecc.. Gli autobus e i treni sono moderni, puntuali e puliti. La metropolitana, nuovissima, è molto facile da usare e dotata di doppie porte di sicurezza che solo ora, città come New York e Londra, stanno introducendo.

Quello che stupisce della Cina è la quantità di persone che si trova ovunque, negli autobus, sui treni, lungo le strade. Il più piccolo villaggio cinese ha sempre più di 50.000 abitanti, Chengdu ne ha più di 7 milioni (mi ricordo in Kirghizistan, dove i paesi superavano a fatica le 3.000 persone).Il turismo interno è impressionante, si muovono da una provincia all’altra, anche perché i cinesi non possono andare all’estero facilmente. Oggi, mercoledì, c’erano migliaia e migliaia di persone al parco li Leshan, l’elemento strano eravamo noi, turisti occidentali, infatti più volte ci hanno chiesto di essere fotografati insieme a loro. 

Ieri siamo arrivati a Chengdu con l’ennesimo treno di 22 ore; ci son passate comunque velocemente e, tutto sommato, abbiamo anche dormito un po’. Degli addetti, con carrelli simili a quelli degli aerei, vagano per il treno vendendo di tutto: frutta, zuppa, biscotti, carne, ecc. Sono molto organizzati e puliti. Noi abbiamo invece frequentato  molto il vagone ristorante, visto che era vicino e ben più comodo. 

Il Buddha gigante alto più di 70 metri...
...il solo orecchio è lungo 7 metri.
Gli angeli della religione buddhista (arhat), in questo
tempio ce ne sono 1000, tutti con espressioni diverse.

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